La formaldeide (di cui la formalina è soluzione acquosa) è da tempo riconosciuta come una sostanza tossica e irritante, in quanto può indurre eczemi e asma. Negli ultimi dieci anni, la comunità scientifica ha inoltre evidenziato che l’inalazione della formaldeide (che è altamente volatile) può provocare il cancro.
Nell’Unione Europea, il suo impiego è stato fortemente limitato attraverso numerose disposizioni normative (Reg. 2014/895, Reg. 2018/675, Dir. 2019/983). Permane l’obbligo di sostituirla, ogni volta che ciò sia possibile (si veda, ad esempio, l’art. 235 del Testo unico sulla salute e la sicurezza sul lavoro: “Il datore di lavoro evita o riduce l’utilizzazione di un agente cancerogeno o mutageno sul luogo di lavoro in particolare sostituendolo, se tecnicamente possibile, con una sostanza o una miscela o un procedimento che nelle condizioni in cui viene utilizzato non risulta nocivo o risulta meno nocivo per la salute e la sicurezza dei lavoratori.”)
La formalina è ampiamente utilizzata negli impianti di produzione di plastica, legno e carta. Inoltre, viene impiegata come fissativo istologico in ospedali e laboratori privati dove, solo in Italia, se ne consuma circa un milione di litri all’anno. Nel sistema sanitario, migliaia di lavoratori (es. infermieri, tecnici, medici, patologi) sono pertanto quotidianamente esposti alla formaldeide.
Ad oggi, l’equilibrio tra l’interesse diagnostico e scientifico (ovvero la salute del paziente) e la protezione dei lavoratori è basato su un criterio di riduzione dei rischi definito come principio del “rischio più basso possibile”. In Italia, come in altri paesi dell’Unione Europea, ciò si traduce anche in rigorosi obblighi di tutela della salute dei lavoratori che possono entrare in contatto con la formaldeide. Pertanto, è necessario attuare ogni possibile iniziativa tecnica, organizzativa e procedurale per ridurre al minimo il rischio per la salute del lavoratore (si veda, ad esempio, la Linea Guida della Regione Lombardia sulla Stima e Gestione dei Rischi di Esposizione alla Formaldeide, approvata con Decreto Regionale n. 11665/16). Il nostro prodotto si propone di risolvere completamente il problema sociale derivante dall’uso della Formalina e dei suoi effetti sulla salute, senza pregiudicare l’interesse scientifico e diagnostico.
Seal of Excellence UE – Commissione Europea Horizon 2020
IPA4SME 2020 – Financial and expert support for intellectual property (IP) valorisation
Horizon 2020 – SME Instrument Project, Fase 1
Life science and social innovation awards, Start CUP
PwC Start UPS & Imprese emergenti 2018
UniCredit start up award 2017
Finalista all’Italian Innovation Award
Collaborazione con A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, per il progetto “Glyoxal in Endoscopy”.
Collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico di Torino per l’utilizzo del GAF nell’ambito veterinario, soprattutto per quanto riguarda le patologie neurologiche.
Collaborazione con l’Università degli Studi di Torino per potenziare l’attività di ricerca relativa ai processi di fissazione dei tessuti patologici.
Collaborazione con l’Università degli Studi di Padova per l’utilizzo di GAF come fissativo nel settore veterinario.
Collaborazione con l’Istituto di Candiolo – IRCCS nell’ambito dello sviluppo del progetto Immuno K-ELISA e lo studio sull’utilizzo della Formalina Deprivata di Acidi.
Collaborazione con la Facoltà di Odontoiatria dell’Università degli Studi di Torino per lo sviluppo di composti innovativi in grado di sostituire l’utilizzo della Formaldeide nel settore odontoiatrico, in particolare come materiale disinfettante durante la pulpotomia.
ADDAX Biosciences è nata come spin off dell’Università di Torino nel 2017, che ha contribuito a supportare l’attività di ricerca.
La nostra azienda ha ricevuto finanziamenti dal Programma di Ricerca e Innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea nell’ambito del Grant Agreement n. 8157692.
Il progetto “GAF – Verso un ospedale senza Formalina” è realizzato grazie al co-finanziamento del POR FESR Piemonte 2014-2020, Ob.1 – ASSE I “Ricerca Sviluppo tecnologico e innovazione, AZIONE I.1.b.4.1 “Sostegno alla creazione e al consolidamento di start-up innovative ad alta intensità di applicazione e conoscenza e alle iniziative di spin-off della ricerca”.
La finalità del progetto è la validazione, la produzione e la commercializzazione di GAF, fissativo istologico privo di cancerogenicità, alternativo alla Formalina. Raggiungere gli obiettivi del progetto permetterà di migliorare le condizioni di lavoro degli operatori del settore sanitario e della ricerca, proteggendoli dal rischio di sviluppare malattie professionali causate dall’inalazione dei vapori di Formalina.