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Focus Formaledeide

APPROFONDIMENTI NORMATIVI SULLA FORMALINA

Negli ultimi anni, l’elevata tossicità e cancerogenicità della Formaldeide è stata riconosciuta a livello mondiale dal punto di vista sia scientifico sia normativo. I numerosi esempi di questo riconoscimento, e della seguente restrizione normativa all’uso della formaldeide, includono: negli Stati Uniti (a livello federale) – la Formaldehyde Emission Standards for Composite Wood Products, il Toxic Substances Control Act, il Resource Conservation and Recovery Act, il Clean Water Act, e il Clean Air Act; in Canada – il Canadian Environmental Protection Act, e il Hazardous Products Act; in Brasile – la Resolução nº 37 del 03/06/2008. In altri paesi (ad esempio in Cina e in Giappone) sono stati introdotti valori limite di concentrazione di formaldeide nell’aria.
Nell’Unione europea, la Direttiva n.37/2004, il Regolamento n. 605/2014 e il Regolamento n. 895/2104 hanno riconosciuto la cancerogenicità della formaldeide e ne hanno fortemente limitato l’uso, la produzione e la commercializzazione a partire dall’agosto 2017. Più recentemente, la Risoluzione del Parlamento Europeo del 27 marzo 2019 ha raccomandato agli Stati membri di ridurre al minimo l’esposizione alla formaldeide. La Direttiva UE 983/2019 ha ribadito la classificazione della formaldeide come sostanza cancerogena e ha riconosciuto la sua natura di allergene da contatto per la pelle.
La Direttiva UE 983/2019 ha inoltre riconosciuto che, posto il suo alto grado di accuratezza diagnostica, la Formaldeide è ancora utilizzata di routine nel settore sanitario in tutta l’Unione sulla base di questo sistema di autorizzazione. Infatti – al momento, e non considerando GAF – non esiste un’alternativa valida (accettata dalla comunità scientifica) alla Formaldeide per preservare campioni di cellule o tessuti. Per il settore sanitario, la Direttiva 983/2019 ha pertanto introdotto un periodo transitorio di cinque anni (sino a luglio 2024) durante il quale è aumentato il valore limite consentito di Formaldeide nei luoghi di lavoro (concentrazione nell’aria).
È tuttavia importante sottolineare che a livello normativo (almeno nell’UE, e negli stati membri – ad esempio nel Testo unico sulla sicurezza sul lavoro) sussiste l’obbligo giuridico di sostituire la Formalina. Da un punto di vista giuridico, siamo attualmente in una fase “transitoria”, in cui l’uso della Formaldeide è tollerato solo in virtù dell’assenza di validi sostituti. La formaldeide viene utilizzata nell’impossibilità di una prevenzione primaria: ovvero l’eliminazione dei rischi con l’utilizzo di diverse sostanze.
Di conseguenza, in particolare nel sistema sanitario, migliaia di lavoratori (es. infermieri, tecnici, medici, patologi) sono ancora esposti alla Formaldeide con possibili effetti negativi sulla salute. Fino ad ora, il punto di equilibrio tra la diagnostica (cioè la salute del paziente) e gli interessi di protezione del lavoratore si basa sulla riduzione dei rischi secondo il principio del “(rischio) più basso ragionevolmente ottenibile”. Il rischio derivante dall’esposizione deve essere ridotto implementando delle specifiche misure tecniche, organizzative e procedurali (es. cappe chimiche, procedure di sicurezza, ecc.). L’uso della Formaldeide comporta pertanto un pesante onere economico e giuridico per il datore di lavoro e / o per i medici del lavoro coinvolti. E’ difatti in aumento il numero di cause legali per responsabilità del datore di lavoro relative a malattie professionali legate all’uso di Formaldeide (si veda, ad esempio, negli Stati Uniti: il cosiddetto “Lumber Liquidators Scandal” e la causa intentata contro la FDA da Women’s Voices e l’Environmental Working Group.

TOSSICOLOGIA

ADDAX Biosciences mette a disposizione un’approfondita raccolta di articoli scientifici riguardanti gli aspetti tossicologici della Formalina. Attraverso queste risorse è possibile acquisire informazioni dettagliate sulle implicazioni legate all’esposizione alla sostanza cancerogena. Gli studi su cui si fondano gli articoli pubblicati hanno dimostrato che l’utilizzo di Formalina può provocare effetti estremamente nocivi sulla salute umana.

L’obiettivo di questa sezione del sito è fornire una base solida di conoscenze scientifiche per consentire decisioni consapevoli e promuovere pratiche sicure nell’uso dei fissativi istologici.

PREVENZIONE
AMBIENTI DI LAVORO

Gli enti impegnati nell’attività di prevenzione dei rischi professionali contribuiscono alla diffusione delle conoscenze necessarie alla tutela dei lavoratori e alla sensibilizzazione in materia di sicurezza e salute sul lavoro. Attraverso informazione, formazione e assistenza, promuovono studi e ricerche sul fenomeno delle patologie professionali e su specifiche aree di rischio.

ADDAX Biosciences mette a disposizione una raccolta dei contributi che comprendono dati, effetti e misure di prevenzione relativi all’utilizzo professionale della Formaldeide pubblicati da enti nazionali e internazionali.

ADDAX Biosciences è nata come spin off dell’Università di Torino nel 2017, che ha contribuito a supportare l’attività di ricerca.

bandiera unione europea

La nostra azienda ha ricevuto finanziamenti dal Programma di Ricerca e Innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea nell’ambito del Grant Agreement n. 8157692.

Il progetto “GAF – Verso un ospedale senza Formalina” è realizzato grazie al co-finanziamento del POR FESR Piemonte 2014-2020, Ob.1 – ASSE I “Ricerca Sviluppo tecnologico e innovazione, AZIONE I.1.b.4.1 “Sostegno alla creazione e al consolidamento di start-up innovative ad alta intensità di applicazione e conoscenza e alle iniziative di spin-off della ricerca”.

La finalità del progetto è la validazione, la produzione e la commercializzazione di GAF, fissativo istologico privo di cancerogenicità, alternativo alla Formalina. Raggiungere gli obiettivi del progetto permetterà di migliorare le condizioni di lavoro degli operatori del settore sanitario e della ricerca, proteggendoli dal rischio di sviluppare malattie professionali causate dall’inalazione dei vapori di Formalina.

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